Installare una telecamera in condominio può portare a guai molto seri. Ecco cosa succede a chi commette questo errore
Oggi come oggi, molte famiglie scelgono di avvalersi di diversi sistemi di sicurezza per la protezione della propria casa. Innanzitutto, è fondamentale avere un buon antifurto che scatti non appena qualcuno provi a varcare la soglia di casa. Altrettanto utile, poi, è la telecamera: posizionata in un punto strategico della casa, consente di riprendere chi prova ad entrarvi e, in generale, ciò che accade quando non si è presenti.
Se, da un lato, la proprietà privata è inviolabile e ognuno può difenderla come preferisce, dall’altro però in condominio chi installa una videocamera può incorrere in sanzioni molto pesanti. Ecco cosa dice, a riguardo, la legge, sostenuta anche dal Garante per la tutela dei dati personali.
Ogni condomino, per la propria sicurezza e per quella della propria proprietà , ha la libertà ed il diritto di installare delle telecamere di sicurezza. Queste, però, non devono ledere la libertà altrui: ciò significa che, se riprendono l’altrui proprietà , in assenza del consenso del diretto interessato, chi le ha installate rischia una denuncia ed anche una sanzione molto pesante.
Chi riprende la casa del vicino senza il suo permesso integra il reato di interferenza illecita nella vita privata, soprattutto se riprende immagini o audio riferenti al suo privato. In questo caso, se il vicino presenta una querela presso la Polizia, la Procura della Repubblica o i Carabinieri, chi ha installato la telecamera rischia una reclusione da 6 mesi a 4 anni. Se, però, la telecamera installata risulta essere finta, quindi posizionata solo per scoraggiare eventuali malintenzionati, il reato non sussiste.
Nel caso in cui la telecamera venga installata con il preciso scopo di monitorare la vita di un vicino di casa e quindi di osservarne le azioni e ascoltarne i discorsi, allora si può addirittura parlare di reato di stalking. In questo caso, la pena è dai 6 mesi ai 4 anni di reclusione. Da aggiungere, infine, la responsabilità civile: nel caso in cui il condomino venga considerato responsabile dei danni causati a terzi, egli dovrà pagare anche il risarcimento, quindi sborsare un’ingente quantità di denaro che dipenderà dai danni di cui viene ritenuto colpevole in sede di giudizio.
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