Non si può mai dormire sonni tranquilli: le truffe ora sbarcano anche al supermercato. Vediamo in cosa consiste la nuova trappola e come non cascarci.
Se c’è un luogo in cui, volenti o no, almeno una volta alla settimana dobbiamo andare, quel luogo è il supermercato. C’è chi ci va ogni sera dopo il lavoro e chi, invece, preferisce fare la spesa grossa nel weekend. Fatto sta che è un posto in cui tutti, prima o dopo, entriamo.

Da qualche tempo ha preso piede una truffa insidiosissima: milioni di persone in tutta Italia ci sono cascate e quando se ne sono accorte era ormai troppo tardi. Così milioni di cittadini hanno perso un mucchio di soldi e non c’è stato modo di recuperarli. Del resto il mondo delle truffe ormai non conosce confini.
Ci sono le truffe online, le solite email di phishing, le truffe telefoniche ma mai e poi mai avremmo potuto immaginare che le truffe sbarcassero pure nei nostri supermercati. Quel che è peggio è che nemmeno la Legge può intervenire. Nel prossimo paragrafo vediamo bene in cosa consiste e come tutelarsi.
Supermercato: se cadi in questo tranello perdi un mucchio di soldi
Sappiamo bene che anche nei supermercati possono girare malintenzionati entrati con lo scopo di rubarci il portafoglio e, dunque, stiamo sempre molto attenti. Ma la nuova truffa non ha nulla a che vedere con tutto questo e ci accorgiamo di essere stati “presi per il naso” quando ormai è troppo tardi.

A mettere in atto la truffa, questa volta, non sono criminali o cyber criminali ma serissime aziende le quali vendono i loro prodotti a peso inferiore ma mantenendo lo stesso prezzo o, addirittura, aumentandolo. A dire il vero non si può parlare di truffa in senso proprio visto che la Legge non vieta di farlo ma, sicuramente, si tratta di una procedura poco trasparente.
In pratica se prima con 1,50 euro compravamo un pacco di biscotti da 500 gr, ora allo stesso prezzo paghiamo un pacco da 350 gr. Stesso discorso per le bottiglie delle bibite che da 500 ml sono passate a 480 ml ma hanno mantenuto il medesimo prezzo. Il fenomeno si chiama “shrinkflation”: stesso prezzo per prodotti che si sono “rimpiccioliti”. La cosa grave non è che le aziende abbiano adottato questa politica in quanto, ripetiamo, è legale: la cosa grave è che non venga chiaramente indicato sulla confezione del prodotto stesso in modo da poter informare i consumatori.
Se non prestiamo attenzione a questo dettaglio rischiamo di spendere pure il doppio ad ogni spesa. Pertanto, per quanto siamo di retta, l’unica arma che abbiamo per difenderci, è quella di controllare sempre bene le confezioni e il peso del prodotto ed, eventualmente, riposarlo sullo scaffale del supermercato e scegliere altro.