Tre errori comuni bastano per mettere a rischio la nostra privacy ogni giorno. Più o meno consapevolmente regaliamo informazioni su di noi.
Privacy, questa sconosciuta. Sta diventando sempre più difficile nascondere al mondo molti dati su noi stessi. Riusciamo a malapena a tenere riservati PIN, password e altri dati sensibili proteggendoci dagli attacchi degli hacker ma gli elementi che costituiscono la privacy sono molti di più e nessuno di noi pensa a proteggerli seriamente sottovalutando i pericoli.

La questione privacy spesso diventa una barzelletta. Si sentono persone lamentarsi delle telecamere di videosorveglianza installate dal Comune perché invadono la privacy quando poi quelle stesse persone riempiono i social di foto su dove stanno, cosa hanno mangiato, qual è l’ultimo colore di smalto scelto. Si cerca di essere lontani da sguardi indiscreti nella vita reale quando in quella digitale si hanno centinaia o migliaia di occhi puntati addosso.
Amici, conoscenti, parenti e persone completamente estranee che, però, potrebbero conoscerti meglio dei tuoi cari. Si spiattella la propria vita ai quattro venti per scelta – scelta che dovrebbe essere consapevole dopo aver valutato pro e contro – ma non tutti seguono questo trend. C’è chi si sente realmente minacciato dagli occhi indiscreti e vuole mantenere la riservatezza.
Non rinunciate alla riservatezza, state attenti a questi tre errori
Errori banali che vi fanno perdere poca privacy giorno dopo giorno. Se non ne volete concedere nemmeno un pezzetto allora dovete seguire questi consigli quando utilizzate i dispositivi elettronici. Bisogna innanzitutto sapere che ad ogni utilizzo l’utente viene tracciato e monitorato in modi insospettabili.

Un comune errore è usare la stessa email per ogni cosa. Finendo in una fuga di dati si diventerà tracciabili ovunque. Potrebbe certo non accadere mai ma per sicurezza può essere utile utilizzare un servizio di email relay ossia un servizio che permette di inviare posta elettronica da un server di posta all’altro agendo come intermediario per recapitare la missiva al destinatario.
Il secondo errore è quello di accettare sempre i cookies quando si aprono le pagine su internet. Invece di cliccare su “Accetta” bisogna cliccare su “Personalizza” e “Rifiuta tutto”. Si perderanno pochi secondi in più ma la privacy sarà garantita e l’esperienza sul sito rimarrà la stessa.
Il terzo errore consiste nel fare l’accesso con Google. Una prassi comoda che velocizza le operazioni ma bisognerà essere consapevoli che Google saprà tutto di te, memorizzerà ciò che viene fatto o cercato in rete per raccogliere sempre maggiori informazioni. Si tratta di tre errori non gravissimi ma che fanno perdere un pezzetto di privacy.