Rifiuti di fare più ore a lavoro? Ora possono licenziarti e i giudici sono d’accordo

Non vuoi fare più ore al lavoro? Il tuo datore può licenziarti e la Cassazione è d’accordo. Vediamo che cosa dice la Legge a riguardo.

Il lavoro non può e non dovrebbe mai essere visto solo come lo strumento che ci fa guadagnare i soldi per arrivare alla fine del mese. Il lavoro dovrebbe sempre rispecchiarci, riflettere chi siamo, essere un prolungamento di noi stessi e darci modo di esprimerci e di esprimere le nostre passioni.

donna licenziata che mette le sue cose in uno scatolone
Rifiuti di fare più ore a lavoro? Ora possono licenziarti e i giudici sono d’accordo/Casamatti.it

Detto questo va anche considerato che ci sono persone che decidono di dedicare la loro vita interamente alla carriera mentre altre scelgono anche di avere una famiglia oppure preferiscono dedicare un po’ meno tempo al lavoro per poter coltivare anche altri interessi. ogni scelta di vita, finché entro i limiti stabiliti dalla Legge, va rispettata.

Talvolta chi ha una famiglia, specialmente una mamma con più figli piccoli, preferisce optare per un lavoro part time in modo da conciliare meglio vita lavorativa e vita familiare. Ebbene d’ora in poi se una persona rifiuta di passare dal part time al full time, potrà anche essere licenziata. Lo ha stabilito la Cassazione.

Non vuoi passare al full time? Ora possono licenziarti

Molte persone, per esigenze di vario tipo, preferiscono lavorare con orario ridotto, il cosiddetto part time che, solitamente consiste in 20-24 ore di lavoro a settimana. Ma ora chi rifiuterà di passare al full time su richiesta dell’azienda, potrà addirittura essere licenziato.

lavoratore disperato seduto alla scrivania con la mani in faccia
Non vuoi passare al full time? Ora possono licenziarti/Casamatti.it

In linea di massima certe questioni si risolvono direttamente in azienda senza scomodare i giudici e la Legge. Se una persona, per varie ragioni, deve passare da 40 a 20 ore a settimana, di solito lo chiede al datore di lavoro e questi, salvo casi eccezionali, acconsente. Ma che fare se, al contrario, il datore chiede al dipendente di passare da 20 a 40 ore e questo rifiuta?

Il dipendente può certamente rifiutare ma il datore di lavoro può altrettanto certamente licenziarlo in virtù delle esigenze dell’azienda stessa. Lo ha ribadito la Cassazione con la sentenza 9901/2025 depositata lo scorso 15 aprile. Il datore di lavoro, naturalmente, non può mai passare sopra la Legge e calpestare i diritti dei lavoratori e ci sono casi in cui il part time non può assolutamente essere rifiutato.

Ma se il lavoro part time mette in crisi l’efficienza dell’azienda stessa, la sua produttività e, di conseguenza, la sua stessa sopravvivenza alla lunga allora il datore di lavoro ha la facoltà di licenziare il dipendente che rifiuta di passare dal part time al full time. In pratica non è il rifiuto di passare al part time che giustifica il licenziamento ma il fatto che esso mette in crisi l’azienda. Naturalmente, la Cassazione ha puntualizzato anche che un licenziamento in questi casi è da ritenersi legittimo solo se l’azienda dimostra che non ci sono alternative e che non è possibile ricollocare il lavoratore in alcun modo.

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