Pensione prima dei 60 anni, è ancora possibile ma non c’è tempo da perdere: nel 2026 tutto potrebbe cambiare

Se il tuo sogno è andare in pensione prima ancora di aver compiuto 60 anni, sappi che puoi riuscirci ma devi fare in fretta perché dal 2026 tutto potrebbe cambiare.

Lasciare il lavoro addirittura prima dei 60 anni è il sogno della maggior parte delle persone. Sogno che, però, quasi sempre, si rivela impossibile in quanto, dalla legge Fornero in poi, accedere alla pensione prima dei 67 anni è diventato davvero difficilissimo.

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Pensione prima dei 60 anni, è ancora possibile ma non c’è tempo da perdere: nel 2026 tutto potrebbe cambiare/Casamatti.it

Se fino a 15-20 anni fa era piuttosto comune ritirarsi prima dei 60 anni, oggi si tratta di casi sempre più rari. Anzi: se la Fornero resterà in vigore e non verrà modificata, non è da escludere che l’età pensionabile aumenti ancora. Infatti, potrebbe salire da 67 anni a 67 anni 3 tre mesi già nel 2027.

Nel 2025, tuttavia, non è impossibile riuscire ad andare in pensione con qualche anno di anticipo: a volte è persino possibile riuscire ancora ad uscire dal lavoro prima di aver spento 60 candeline sulla torta di compleanno. Ma non c’è tempo da perdere in quanto dal 2026 tutto potrebbe cambiare.

Pensioni: ecco cosa cambierà nel 2026

Il Governo di Giorgia Meloni è al lavoro da mesi per la prossima manovra di Bilancio e il nodo focale su cui concentrarsi sono le pensioni. La legge Fornero, quasi sicuramente, non verrà toccata ma, in compenso, diverse misura di pensione anticipata potrebbero sparire. Dunque se si hanno i requisiti occorre affrettarsi a fare domanda prima che sia troppo tardi.

quaderno occhiali e calcolatrice
Pensioni: ecco cosa cambierà nel 2026/Casamatti.it

Tra le misure più a rischio vi è Opzione Donna. Opzione Donna nacque nel lontano 2004 ma non è mai entrata a fare parte delle misure strutturali. Dunque, ogni anno, necessita di riconferma. Fino ad oggi l’ha sempre scampata ma, secondo le stime, questo potrebbe essere il suo ultimo anno di vita.

Se verrà cancellata sarà un duro colpo per molte lavoratrici le quali, grazie a questa strada, fino ad oggi hanno potuto smettere di lavorare ancora prima dei 60 anni. Di norma Opzione Donna consente di accedere alla pensione a 61 anni con 35 di contributi. Ma se una donna ha almeno due figli allora l’uscita viene anticipata a 59 anni: un bel vantaggio insomma, due anni in più per se stesse, per godersi il proprio tempo e la propria famiglia.

L’obiettivo del Governo, però, è proprio ridimensionare le opzione che permettono di uscire dal lavoro troppo presto, con troppo anticipo rispetto all’età standard della pensione di vecchiaia in quanto pesano decisamente troppo sulle casse dell’Inps. Pertanto si mette male per milioni di lavoratori. Oltre ad Opzione Donna l’altra misura in bilico per il 2026 è Quota 103 la quale, tuttavia, potrebbe essere rimpiazzata da una Quota 41 resa più flessibile. Per il momento si tratta solo di ipotesi: ipotesi su cui l’Esecutivo, però, sta discutendo.

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