Vorresti andare in pensione prima ma non hai nemmeno 30 anni di contributi? Con questa misura te ne bastano 20 e non avrai tagli sull’assegno previdenziale.
Al momento per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è sufficiente avere 20 anni di contributi. Non molti, anzi. Il contraltare, però, è che occorre attendere di aver compiuto almeno 67 anni di età i quali, invece, alla maggior parte dei contribuenti sembrano tantissimi.
Considerando che fino ad una quindicina di anni fa molti riuscivano a smettere di lavorare anche prima dei 60 anni, oggi dover timbrare il cartellino fino a 67 ci sembra davvero troppo. Come fare per “aggirare” la legge Fornero e andare in pensione un po’ prima? Le misure di pensione anticipata nel nostro Paese di sicuro non mancano: anzi potremmo dire che abbondano.
Il problema è che per poterne fruire occorre avere moltissimi anni di contributi, in alcuni casi addirittura più di 42. La misura che ne chiede meno è Ape sociale la quale comunque, esige almeno 30 anni di contributi versati all’Inps e, inoltre, prevede una forte penalizzazione sull’assegno. Come fare per andare in pensione prima se i contributi non arrivano nemmeno a 30 anni? Un modo c’è. Nel prossimo paragrafo vediamo tutto nei dettagli.
Quello delle pensioni resta il nodo più arduo da sciogliere per qualunque Governo salga in carica. Ad oggi superare la Legge Fornero non è ancora stato possibile per non compromettere la situazione dell’intero sistema previdenziale. Dunque per andare in pensione bisogna attendere di aver spento almeno 67 candeline sulla torta. Ma come si può uscire dal lavoro prima se i contributi sono pochi?
Per coloro che hanno iniziato a lavorare quando erano molto giovani, il problema non si pone in quanto, arrivati a 42 anni e 10 mesi di contributi possono accedere alla pensione anticipata a prescindere dall’età. Il dramma è per tutti coloro che hanno avuto carriere discontinue o che hanno iniziato a lavorare tardi.
Come si può smettere di lavorare prima dei 67 anni se non si arriva nemmeno a 30 anni di contributi? C’è una misura che consente di lasciare il lavoro anche a soli 56 anni e di anni di contributi ne bastano solo 20. Si tratta della pensione anticipata per invalidità. Essa consente alle donne di andare in pensione a 56 anni e agli uomini a 61. E’ una misura molto particolare, pensata per agevolare coloro afflitti da un’invalidità grave e che rende loro impossibile lo svolgimento della propria mansione.
Infatti per percorrere questa strada è necessario che la percentuale d’invalidità sia pari o superiore all’80% e deve trattarsi non di generica invalidità civile ma, appunto, di un’invalidità specifica strettamente correlata al lavoro svolto. Per fare un esempio: nel caso di una sarta deve trattarsi di invalidità alle mani. Se soffre di psoriasi o se ha il diabete non sarà considerata rilevante. Con questa misura la persona potrà ricevere il suo assegno Inps intero, senza alcun tipo di decurtazione e lo riceverà già il mese successivo al pensionamento.
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