Mai più meno di 1500 euro al mese di pensione: come cambiare la tua vita

Negli ultimi anni, molti pensionati si sono ritrovati con assegni mensili ben al di sotto delle loro aspettative, spesso inferiori a 1.000 euro.

Tuttavia, anche con una pensione “bassa”, esistono strumenti e integrazioni che permettono di raggiungere una soglia dignitosa, fino a 1.500 euro al mese. Questo articolo ti guiderà tra le opportunità più interessanti: integrazioni come la pensione minima, bonus dedicati a determinate fasce d’età e misure assistenziali per i più vulnerabili.

barattolo con tutte monete dentro con sopra scritto "Pensione"
Mai più meno di 1500 euro al mese di pensione: come cambiare la tua vita – casamatti.it

Scopri come presentare le domande necessarie all’INPS e quali requisiti sono richiesti. Non solo spunti normativi: analizzeremo come migliorare la propria situazione previdenziale anche con un rapporto con la realtà del mercato del lavoro e la pianificazione privata.

Pensione minima e bonus reddituali

Per molti pensionati che percepiscono assegni calcolati con il sistema retributivo o misto, esiste la possibilità di richiedere l’integrazione al trattamento minimo previsto dalla legge. Nel 2025, questa soglia è pari a circa 603,40 € al mese.

Se l’importo della pensione è inferiore, è possibile ottenere la differenza presentando apposita domanda all’INPS, a condizione che il reddito personale annuo non superi i 7.844,20 €, o 23.532,60 € in caso di coniugi. A questa misura si aggiungono altri aiuti, come la quattordicesima mensilità, riservata agli over 64 con redditi contenuti.

Anche le maggiorazioni sociali rappresentano un ulteriore sostegno, con incrementi mensili variabili a seconda dell’età: si va da circa 25 € per i pensionati tra i 60 e i 64 anni fino a 136 € oltre i 70. Sommando tutte queste misure, è concretamente possibile arrivare a percepire più di 1.500 € al mese, migliorando sensibilmente la qualità della vita.

Due anziani che leggono un documento e hanno uno sguardo compiaciuto
Pensione minima e bonus reddituali – casamatti.it

Naturalmente, è fondamentale rispettare i requisiti previsti e inviare le richieste entro i tempi stabiliti, affidandosi a patronati o consulenti per evitare errori o omissioni.

Assegno sociale e previdenza complementare: due armi in più

Oltre ai bonus legati alla pensione, esistono strumenti pensati per chi ha redditi molto bassi o non ha maturato contributi sufficienti per una pensione ordinaria. È il caso dell’assegno sociale, destinato agli over 67 in condizioni economiche difficili.

L’importo per il 2025 è di circa 538,68 € al mese per 13 mensilità, ma può essere cumulato con maggiorazioni sociali in base all’età e alla situazione reddituale. Anche le persone con invalidità civile possono ricevere importi integrativi che, grazie alle cosiddette “maggiorazioni al milione”, possono superare i 700 € mensili.

Tuttavia, è importante guardare anche al futuro e non solo al presente. Investire nella previdenza complementare permette di affiancare alla pensione pubblica un’entrata extra che può fare la differenza.

Fondi pensione, PIP o piani di accumulo offrono vantaggi fiscali e rendimenti interessanti nel lungo periodo. Inoltre, strumenti come il simulatore “La mia pensione futura” dell’INPS aiutano a pianificare con consapevolezza. Avere una strategia previdenziale, anche minima, può trasformare radicalmente il proprio futuro e garantire maggiore serenità economica nella terza età.

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