Scopri quando puoi richiedere l’IVA agevolata al 10% o 4% per i lavori di ristrutturazione della tua casa. Ecco cosa sapere e come fare.
Devi ristrutturare casa e sei già lì con la calcolatrice in mano, sommando ogni voce di spesa: dalla manodopera agli impianti, dai materiali alle finiture. E sai bene che, una volta fatto il conto, dovrai anche aggiungere l’IVA, quella tassa che spesso pesa parecchio sul totale. Insomma, i costi non sono pochi, e ogni euro risparmiato fa la differenza.
Forse non sai, però, che chi effettua lavori di manutenzione – o ristrutturazione – ha diritto a pagare meno tasse grazie a aliquote IVA agevolate. Inoltre, molti ignorano anche quando è possibile beneficiarne, né quali sono le condizioni da rispettare per non rischiare di incorrere in errori o sanzioni. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza in modo semplice e comprensibile, per aiutarti a capire quando si può richiedere l’IVA agevolata, quali sono le aliquote previste, e come procedere correttamente.
Approfittare dell’IVA agevolata per le ristrutturazioni è un diritto di molti cittadini e può rappresentare un risparmio importante. Tuttavia, è fondamentale conoscere le regole, distinguere tra i vari tipi di lavori e rispettare le procedure. Con la giusta attenzione, è possibile rinnovare casa in modo più conveniente e sicuro dal punto di vista fiscale.
In molti ignorano il fatto che nel settore dell’edilizia è possibile usufruire di due principali aliquote IVA agevolate: quella al 10%; ed in alcuni casi anche quella al 4%. per quanto riguarda la prima può essere applicata a diverse tipologie di interventi, ma è importante distinguere tra i casi in cui riguarda solo la manodopera e quelli in cui riguarda anche i materiali.
Le condizioni necessarie in questo caso sono diverse, tra cui si deve trattare di un immobile a uso abitativo; l’IVA agevolata al 10% si applica alle prestazioni di servizi, ovvero alla manodopera fornita dall’impresa; per i materiali e beni utilizzati, questa agevolazione si applica solo se forniti direttamente dall’impresa che esegue i lavori.
Inoltre, in caso di interventi più importanti – come, ad esempio, il risanamento conservativo, il restauro o la vera e propria ristrutturazione edilizia – l’IVA al 10% si applica sia alla manodopera che ai materiali senza distinzione, a patto che sia l’impresa a fornire tutto.
L’aliquota al 4% è molto più rara e si applica solo in casi molto specifici, principalmente legati alla costruzione o ristrutturazione della prima casa. in questo caso, i requisiti necessari sono che l’immobile deve essere destinato a prima abitazione non di lusso; il beneficiario deve avere requisiti prima casa (non possedere altre abitazioni, risiedere nel Comune, ad esempio); deve trattarsi di costruzione, ampliamento o ristrutturazione con cambio di destinazione.
Ristrutturare casa comporta spese importanti, ma conoscere le agevolazioni disponibili – come l’IVA ridotta – può fare davvero la differenza. Insomma, sarebbe bello se si potesse affrontare il tutto con una maggiore serenità.
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