Arrivato a 103 anni svela qual è il suo segreto e, sorprendentemente, non è stata la dieta il fattore fondamentale che lo ha aiutato a vivere tanto a lungo e in salute.
Né dieta né sport: non sono questi i segreti che hanno permesso a Roy Cohen di spegnere 103 candeline sulla torta di compleanno dimostrandone circa la metà. L’uomo gode di ottima salute fisica e ha ancora una lucidità mentale da fare invidia a tante persone ben più giovani di lui.
Il signor Cohen non ha avuto una vita facile: oltre ad aver vissuto il dramma della guerra, da bambino viveva in una casa senza elettricità e senza acqua corrente. Eppure eccolo qua: un ultracentenario in forma e con ancora tanta voglia di vivere. Sicuramente dieta e movimento sono stati importanti ma non sono stati quelli i fattori determinanti.
Non secondo lui, quantomeno. Cohen è assolutamente convinto che la molla di tutto sia un’altra: ciò che lo ha spinto ad arrivare e poi superare il secolo di vita è stata un’altra cose che è ancora più importante di un’alimentazione sana e di una regolare attività fisica. Ma quale sarà, allora il suo segreto?
Roy Cohen compie 103 anni e svela il segreto della longevità
Vivere a lungo e in buona salute è possibile e sono sempre di più le persone che arrivano, addirittura, a 100 anni o anche oltre del tutto autosufficienti e senza particolari disturbi né fisici né mentali. Uno di questi, il signor Roy Cohen, ha svelato qual è il segreto della longevità.
Non è incredibile solo il fatto che Roy Cohen abbia 103 anni: la cosa davvero stupefacente e che ne dimostra moltissimi di meno. Ma come farà? L’uomo non mangia carne rossa e si nutre seguendo le basi della vera dieta Mediterranea: verdure, legumi, pesce. A tutto questo unisce ogni giorno una bella camminata o, se non può uscire, 20 minuti di esercizi per le game a casa in modo da mantenere attiva la circolazione.
Ma non sono stati né la dieta né il movimento a permettergli di vivere tanto a lungo e con un ottimo stato di salute. Il suo segreto? “Uscire dalla propria zona di confort”– come lui stesso ha ammesso. Cohen, come anticipato nel paragrafo precedente, è nato in una famiglia povera e da bambino viveva in una fattoria senza elettricità né acqua corrente.
Ma questo non gli ha impedito di darsi da fare per studiare e migliorare la propria posizione. Ha sgobbato duramente laureandosi in Microbiologia e poi ha proseguito con un Master in biochimica e nutrizione. Ha poi trovato lavoro in un’azienda farmaceutica e anni dopo è diventato amministratore delegato di un’altra azienda sempre nello stesso ambito. Un uomo che non ha mai mollato e si è sempre dato nuovi obiettivi da raggiungere: questo lo ha tenuto vivo e non semplicemente in vita, che è la cosa più importante.
