Gli psicologi ne sono certi, le persone che hanno avuto modo di studiare poco nel corso della loro vita tendono a pronunciare le stesse frasi, ecco quali.
Si tende spesso a pensare sia difficile conoscere davvero una persona, anche se si può vantare una frequentazione che dura da anni, soprattutto perché possono emergere dei lati nascosti fino a quel momento quasi del tutto invisibili, ma poi tutt’altro che buoni, Purtroppo prevenire questa situazione non è semplice, se si è affezionati a qualcuno si tende a dargli fiducia, per poi essere delusi quando accade qualcosa di poco positivo. E invece un “trucco” da applicare per evitare questo sembra esserci e può arrivare dagli insegmamenti che arrivano dagli psicologi, in grado come nessuno di comprendere chi hanno davanti.
Un terapista bravo, infatti, è in grado di mettere in luce lati del carattere che si preferisce tenere in secondo piano, anche per motivi di comodo, grazie anche all’interpretazione della comunicazione non verbale, che è inequivocabile. A sorpresa, i professionisti hanno identificato alcune frasi che sono tipiche di chi ha studiato poco, anche senza chiedere al diretto interessato.
Come capire se qualcuno ha studiato poco: il trucco degli psicologi
Raramente si tende ad ammettere di buon grado di avere uno scarso livello di istruzione, soprattutto perché si teme di essere giudicati in maniera negativa da parte di chi si ha di fronte. Scoprirlo anche senza chiederlo direttamente non sarebbe però così impossibile, gli psicologi non hanno dubbi, come ha avuto modo di evidenziarlo Howard Gardner, creatore della teoria delle intelligenze multiple, ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza interpersonale, ovvero la capacità di comprendere e relazionarsi efficacemente con gli altri. Lui è convinto che chi ha studiato poco tenda a esprimersi in maniera non sempre ottimale perché non dotato di questa capacità, per questo può finire per ripetere spesso espressioni simili. Vediamo quali.
“Te l’avevo detto, ho sempre ragione“. Trovare qualcuno che voglia sempre avere l’ultima parola e che senta il bisogno di dire apertamente di aver saputo interpretare al meglio una situazione o una persona può essere certamente snervante. Non è facile avere un rapporto con qualcuno che agisce in questo modo, si dice questo in genere perché a fatica si sopportano le critiche, per questo ci si mette su un piedistallo.
“Non mi interessa“. Dire a priori di non essere interessato a una persona o a un argomento non è bello, fa chiaramente intendere di non volersi connettere con qualcuno a livello emotivo. Un atteggiamento simile fa male a chi lo subisce perché dimostra che non ci sia alcuna volontà di sapere se l’interlocutore stia poco bene o cosa pensi.
“Io sono fatto così“. Altro modo di fare che caratterizza chi si sente superiore ad altri e non vuole essere coinvolto in critiche e polemiche di alcun tipo. Non c’è quindi alcun desiderio di mettersi nei panni degli altri e di provare a cambiare per avere un dialogo più sereno.
“Non ho tempo per queste cose“. Altra frase che esprime di non essere minimamente coinvolti da quello che dice o pensa chi ha visino, come se ci si debba occupare quindi di questioni che sono poco importanti. Non è detto poi che la mancanza di tempo sia reale, spesso è solo una scusa perché si vuole dare priorità ad altro.
“È una sciocchezza“. Tipica di chi è insensibile e tende così a minimizzare pensieri e sensazioni degli altri, nonostante chi lo vive in prima persona lo ritiene improtante. Se questa frase viene pronunciata da una persona cara il dolore può essere forte.
“Non è un mio problema“. Gli psicologi ritengono questa frase tipica di chi non vuole assumersi alcuna responsabilità ed è egoista. Insomma, se un conoscente ha un problema deve risolverlo da solo.
“È quello che c’è“. Si dimostra di essere poco interessati alle situazioni, ma soprattutto rassegnati, consapevoli di non poter cambiare le cose anche se sono negative. Secondo gli psicologi chi pronuncia questa frase vuole mantenersi esterno a un problema per evitare di soffrire.
Questi esempi sono la dimostrazione di come le parole abbiano un peso nei rapporti interpersonali e di come abbiano conseguenze importanti, anche se spesso fingiamo di non tenerne conto.
