Proponiamo una guida al fascicolo sanitario elettronico per capire se mette a rischio la privacy o se offre dei vantaggi.
È lecito chiedersi se il fascicolo sanitario elettronico esporrà o meno ad una possibile violazione della privacy mettendo i nostri dati a disposizione di molteplici persone. L’associazione per la partecipazione e tutela dei cittadini scioglie i dubbi e offre chiarimenti per garantire a tutti maggiore consapevolezza.

Il Fascicolo sanitario elettronico è una cartella all’interno della quale i cittadini trovano la propria documentazione sanitaria digitale. L’accesso è riservato e protetto, su questo non devono esserci dubbi. Il FSE è come un archivio personale che sarà sempre a disposizione dell’utente telematicamente. All’interno si troveranno referti, esami, documenti sanitari in generale e lettere di dimissioni dall’ospedale.
Una ricca cartella, dunque, comodissima per avere un quadro completo della propria salute ma c’è di più. Il Fascicolo permette agli italiani di esercitare il diritto alla continuità e qualità delle cure. Avere raccolta tutta la documentazione, infatti, è un aiuto per ottenere un’assistenza migliore, evitare di replicare esami già fatti e ricevere interventi più veloci. I dati del FSE si potranno condividere con i professionisti di fiducia e accelerare diagnosi e cure.
Come funziona il Fascicolo sanitario elettronico: la privacy è tutelata?
Tutta la propria vita sanitaria in un fascicolo accessibile online. Il timore è di una perdita della privacy. In realtà bisogna sapere che l’accesso da parte dei medici è possibile solo su autorizzazione del paziente. Il cittadino, inoltre, può decidere quali documenti e referti mostrare, in quale situazione e se per un periodo limitato nel tempo. Ogni azione compiuta sul Fascicolo sanitario elettronico è tracciata e si potrà risalire a chi l’ha compiuta e in quale momento.

La privacy, dunque, non è a rischio. Meglio pensare ai vantaggi offerti dal FSE. Un unico spazio con tutta la propria storia clinica da consultare in ogni momento e in qualunque posto ci si trovi. Le informazioni potranno essere messe a disposizione velocemente ai medici senza dover prendere un secondo appuntamento per raccogliere la documentazione. Si avranno meno documenti cartacei da gestire, poi, e da cercare quando servono.
Per poter creare questo fascicolo bisognerà accettare l’informativa sulla privacy e, in caso di minori, i genitori dovranno dare il consenso che al compimento dei 18 anni dovrà essere confermato dal neo maggiorenne. Sono Regioni e Province Autonome ad occuparsi dell’attivazione. La procedura è diversa da amministrazione ad amministrazione ma la certezza è che per accedere al fascicolo serviranno le credenziali digitali.