I Bonus non sempre sono compatibili tra loro. L’Agenzia delle Entrate ha spiegato quando due agevolazioni per la casa non entrano in contrasto.
Ristrutturare casa significa dover spendere molti soldi soprattutto se si vogliono mettere in atto interventi per migliorare notevolmente la classe energetica o per modificare strutturalmente l’abitazione. Non esistono più la cessione del credito o lo sconto in fattura per risparmiare subito ma si possono richiedere solo le detrazioni per recuperare parte della spesa.

Gli italiani pensano con nostalgia alla possibilità di ristrutturare casa con la cessione del credito o con lo sconto in fattura. Quella era una vera possibilità di risparmiare molti soldi e di intervenire per rinnovare l’abitazione. Chi non è riuscito ad approfittarne al momento giusto si starà mangiando le mani perché ora volendo aumentare la classe energetica dell’immobile o eliminare le barriere architettoniche bisognerà pagare di tasca propria tutti i lavori.
Il rimborso, poi, avverrà tramite dichiarazione dei redditi in dieci anni con rate di pari importo. Eppure i bonus edilizi con detrazione sono l’unica alternativa attiva e rappresentano comunque un’agevolazione importanti. Non sempre, però, i cittadini hanno le idee chiare su quale bonus richiedere e soprattutto se si possono combinare tra loro.
Bonus barriere architettoniche e altri Bonus edilizi: le puntualizzazioni dell’AdE
Il Bonus barriere architettoniche permette di ottenere detrazioni per la realizzazione di interventi volti al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti. L’aliquota è del 75% per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2025 riguardanti scale, rampe, ascensori, piattaforme elevatrici, servoscala. Il tetto massimo varia in base alla tipologia di edificio. Per ristrutturare casa, poi, ci sono altre misure come il Superbonus, il Bonus ristrutturazione, l’Ecobonus,

L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che il contribuente può passare da un Bonus all’altro. Nello specifico per le spese sostenute nel 2024 si può usufruire della detrazione al 75% per le barriere architettoniche anche in caso di lavori iniziati nel 2023 per i quali si utilizza la detrazione del 50% del Bonus ristrutturazione oppure la detrazione del 70% il Superbonus rispettando i limiti di spesa.
Nello stesso documento in cui c’è questa puntualizzazione, l’Ade chiarisce anche altri dettagli dei Bonus edilizi. Le detrazioni per lavori di recupero del patrimonio edilizio, Ecobonus e Sismabonus sono prorogate fino al 2027 con aliquote maggiorare solo per le abitazioni principali (50% contro il 36% nel 2025 e 36% contro 30% nel 2026/2027). Un’altra novità 2025 è la cancellazione delle detrazioni per l’acquisto di caldaie a combustibili fossili, anche per quelle a condensazione.