Controlli su tutti i conti corrente dall’Agenzia delle Entrate: ecco le spese che possono destare sospetti

I nostri conti correnti sono nel mirino dell’Agenzia delle Entrate. I controlli sono continui e alcune spese destano particolare attenzione.

Se pensate che con i vostri soldi potete fare ciò che volete vi sbagliate di grosso, almeno fino a che li tenete in banca e non sotto al materasso (sconsigliabile per un’altra serie di motivi). I risparmi si accumulano, possiamo spenderli ma facendo attenzione a non svegliare l’interesse del Fisco altrimenti scatteranno gli accertamenti e saranno guai.

Uomo sbalordito e cestello spesa
Controlli su tutti i conti corrente dall’Agenzia delle Entrate: ecco le spese che possono destare sospetti (Casamatti.it)

Facendo la dichiarazione dei redditi si comunicano al Fisco le proprie entrate. Significa che facilmente l’Agenzia delle Entrate può verificare se quanto spendiamo è in equilibrio con quanto guadagniamo ed effettuare controlli qualora riscontrasse delle incongruità. Tramite l’Anagrafe dei Rapporti vengono raccolti i dati finanziari e da qui parte il confronto tra redditi e spese.

Non solo, siamo ormai abituati a pagare con bancomat e carte di credito/debito e questa scelta rende più semplice per il Fisco monitorare le operazioni. Potrebbe essere un bene quando non si ha nulla da nascondere, se anche partissero dei controlli si potrebbe essere certi che non avrebbero seguito perché ciò che si guadagna si spende, senza nessun movimento sospetto. I problemi iniziano quando il tenore di vita non corrisponde ai redditi dichiarati.

Nessun segreto per il Fisco, conti correnti sempre sotto controllo

Saldo, movimentazioni, investimenti, tutto è registrato e ogni dato finisce nell’Anagrafe dei Rapporti Finanziari. Le nostre abitudini finanziarie sono note al Fisco e sono costantemente monitorate senza che il contribuente debba necessariamente venirne a conoscenza. Solo in caso di accertamento il Fisco dovrà avvisarlo. Questo scatta nel momento in cui viene rilevata una presunzione legale di evasione.

Accusata al centro e dita puntate
Nessun segreto per il Fisco, conti correnti sempre sotto controllo (Casamatti.it)

Se le spese superano notevolmente il reddito che il cittadino ha dichiarato ecco che scatta un campanello d’allarme sulla possibile esistenza di entrate non dichiarate. Il Fisco potrà chiedere spiegazioni di determinate operazioni e al contribuente spetterà l’onere della prova. Significa che dovrà dimostrare di avere agito legalmente e che le somme sono già state tassate o sono esenti da tassazione. Le spese che creano allarmismo sono viaggi costosi, acquisto di beni di lusso, pagamenti frequenti nei ristoranti.

Nel momento in cui scatta una contestazione sulle spese sostenute, il contribuente dovrà dimostrare la provenienza dei soldi usati per pagare quelle spese. Serviranno, dunque, documenti, bonifici, ricevute datate. Se questi elementi dovessero mancare allora il Fisco vorrebbe approfondire ulteriormente i controlli e il rischio che scatti un’accusa formale sarebbe molto alto.

Gestione cookie