Contratto di affitto 3+2: sicuri di sapere cosa state per firmare?

Prima di firmare un contratto di affitto 3+2 ti conviene leggere questo articolo che spiega in cosa consiste, come funziona e come si rinnova.

Il mercato degli affitti in Italia offre diverse soluzioni contrattuali, pensate per rispondere alle esigenze tanto degli inquilini quanto dei proprietari. Ogni formula ha caratteristiche e vantaggi differenti e si può adattare meglio a determinati contesti abitativi o situazioni personali.

una persona che passa una piccola casa ad un'altra ed un foglio con scritto contratto
Contratto di affitto 3+2: sicuri di sapere cosa state per firmare? – casamatti.it

Da una parte c’è chi cerca un’abitazione in affitto e desidera condizioni chiare, costi sostenibili e una certa stabilità nel tempo. Dall’altra, invece, i proprietari cercano forme di contratto che offrano sicurezza, continuità e agevolazioni fiscali. In tutto questo si inserisce il contratto di affitto 3+2 a canone concordato. Ma che cos’è esattamente un contratto 3+2? Come funziona? In quali casi conviene utilizzarlo e quali sono le condizioni da rispettare? In questo articolo, proveremo a dare delle risposte a queste domande.

Contratto di affitto 3+2: cos’è, come funziona e come si rinnova

Per usufruire correttamente di questa forma contrattuale, è fondamentale conoscere le regole previste dalla legge. Il contratto di affitto 3+2 rappresenta una soluzione equilibrata e sicura per chi cerca un’abitazione stabile e con costi accessibili. Ma anche per i proprietari che vogliono tutelare il proprio investimento immobiliare beneficiando di vantaggi fiscali.

un agente immobiliare che stringe le mani a due inquilini
Contratto di affitto 3+2: cos’è, come funziona e come si rinnova – casamatti.it

Il contratto 3+2 è una tipologia di contratto di locazione ad uso abitativo, regolata dalla Legge n. 431 del 9 dicembre 1998, che disciplina le locazioni di immobili residenziali in Italia. La formula 3+2 fa riferimento alla sua durata minima di 3 anni, con rinnovo automatico per ulteriori 2 anni, salvo disdetta o accordo diverso tra le parti.

È conosciuto anche come contratto a canone concordato. Questo significa che il canone mensile non è stabilito liberamente dal proprietario, ma viene calcolato sulla base di accordi territoriali definiti nei singoli comuni tra le associazioni dei proprietari e quelle degli inquilini. Per essere valido, il contratto 3+2 deve essere redatto secondo uno schema tipo ministeriale e deve contenere tutte le clausole previste per legge.

Tra gli elementi obbligatori ci devono essere tra l’altro anche durata del contratto (3 anni + 2); importo del canone e modalità di pagamento; ed anche obblighi e diritti di locatore e conduttore. Una volta firmato, il contratto deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di stipula. La registrazione può essere fatta da direttamente dal proprietario; attraverso un intermediario; ma anche online, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Trascorsi i primi 3 anni, se nessuna delle parti invia una disdetta formale, il contratto si rinnova automaticamente per altri 2 anni, alle medesime condizioni. L’inquilino può recedere in qualsiasi momento, purché rispetti un preavviso di 6 mesi, salvo accordi diversi. Il proprietario, invece, può negare il rinnovo solo alla fine del triennio e solo per motivi specifici indicati dalla legge, come, ad esempio la necessità di destinare l’immobile a uso proprio o familiare; o anche per motivi di ristrutturazione.

Alla fine del periodo complessivo di 5 anni (3+2), le parti possono lasciare che il contratto si rinnovi automaticamente per altri 2 anni; stipulare un nuovo contratto oppure recidere il contratto.

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