Vivere in un condominio con uno o più cani può essere rischioso ma molti proprietari non sono a conoscenza del pericolo.
La normativa prevede sanzioni e arresto per i proprietari di animali domestici al verificarsi di alcune condizioni. Il controllo dei cani e dei gatti è una responsabilità da non sottovalutare e distrarsi non è ammesso dalla Legge. Se si ignorano le direttive si possono commettere reati anche piuttosto gravi e incorrere in conseguenze pessime. Meglio evitarlo.
Gli animali domestici entrano a far parte della vita di una famiglia e regalano amore incondizionato. Spetta ai proprietari insegnare loro dei limiti, addestrandoli se necessario e stabilendo delle regole che fin da cuccioli vanno fatte apprendere. Chi ha un cane o un gatto deve conoscerne le esigenze, le paure, il comportamento per imparare a gestirlo nel migliore dei modi per evitare che possa causare problemi.
Il modo in cui i cani comunicano è abbaiando. Con il loro abbaiare esprimono paura, entusiasmo, frustrazione oppure danno un allarme. Quando si vive in un condominio, però, non è possibile fare abbaiare il cane continuamente, a qualsiasi ora del giorno o della notte. Bisogna tener conto degli altri condomini e del fatto che potrebbero non avere voglia di essere disturbati con rumori che possono risultare molesti.Â
L’ordinamento italiano stabilisce che il cane ha diritto di abbaiare fino a quando rimane entro i limiti del disturbo della quiete pubblica. Un abbaio continuo e soprattutto in orari poco consoni – ad esempio alle 3 di notte – può legittimare l’intervento delle Forze dell’Ordine. Nello specifico le lamentele sono considerate legittime se viene superata la soglia di tollerabilità .
I rumori devono rimanere entro 5 decibel dalle 6.00 del mattino alle 22.00 di sera e a 3 decibel nelle ore notturne. Tramite il fonometro è possibile misurare i decibel e capire quando il limite è stato superato e, dunque, l’abbaio può essere considerato un frastuono con conseguente accusa di disturbo della quiete pubblica.
Se tale reato dovesse essere configurato scatterebbe per il proprietario che non riesce a gestire il cane una sanzione di importo fino a 309 euro più la reclusione fino a tre mesi (articolo 659 del Codice Penale). C’è di più, qualora il continuo abbaiare dovesse dipendere da maltrattamenti all’animale allora i vicini potrebbero denunciare il condomino e in tal caso le conseguenze sarebbero la reclusione fino a 18 mesi più una multa di importo compreso tra 5 mila e 30 mila euro.
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