Le mamme lavoratrici sperano di ottenere il Bonus da 480 euro dall’INPS ma sanno che per avere i soldi dovranno soddisfare alcuni requisiti.
Come ogni Bonus anche quello rivolto alle mamme lavoratrici si rivolge ad una platea di beneficiarie ben definita. Ci saranno delle escluse che si arrabbieranno perché speravano che questa volta toccasse a loro. Ma le risorse sono limitate e il Governo sceglie come distribuirle cercando di aiutare chi più ne ha bisogno. Che poi la scelta sia la più giusta questo è tutto da vedere.

Le mamme che lavorano occupandosi della casa, della famiglia, dell’attività – soprattutto se autonome – sono delle super eroine specialmente se non hanno aiuti esterni. Devono essere organizzatrici perfette, devono saper concentrare in poco tempo il lavoro che andrebbe fatto in tutta la giornata e non possono tralasciare nulla, né in casa né al lavoro.
Una corsa continua contro il tempo ma almeno alla fine del mese si verrà ripagate dei propri sforzi con uno stipendio oppure le fatture dei clienti. L’indipendenze economica è un traguardo che fa sopportare la fatica di essere lavoratrice, psicologa, autista, donna delle pulizie, insegnate, organizzatrice di eventi e molto altro. Gli aiuti aggiuntivi comunque sono sempre graditi, di qualsiasi natura.
Chi riceverà i 480 euro del Bonus mamme lavoratrici
Il Bonus spetta alle lavoratrici dipendenti ad eccezione delle domestiche e alle lavoratrici autonome iscritte all’INPS oppure alla Gestione Separata INPD o ad una cassa professionale con reddito da lavoro inferiore a 40 mila euro l’anno. L’esonero dal versamento contributivo si è trasformato in questo aiuto che arriva in modo più diretto.

40 euro al mese per tutto il 2025 alle lavoratrici madri di almeno due figli fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Chi ha due figli più gradi è esclusa dall’aiuto, come se crescendo i ragazzi costassero meno spese. Le interessate che soddisfano i requisiti dovranno inviare domanda all’INPS per ricevere l’aiuto in un’unica soluzione nel mese di dicembre, 480 euro esenti da prelievi fiscali e contributivi.
Altre beneficiarie sono le mamme lavoratrici con tre figli o più con contratto a tempo determinato, autonome o professioniste. Il figlio più piccolo dovrà avere meno di 18 anni. Le lavoratrici con tre figli e un contratto a tempo indeterminato continueranno a godere dell’esenzione dal versamento della quota contributiva previdenziale per invalidità , vecchiaia e superstiti per tutto il 2026. La somma arriverà direttamente in busta paga per le mamme lavoratrici dipendenti e sul conto corrente bancario intestato alle mamme lavoratrici autonome e professioniste.