Chi di noi non utilizza le spezie quando cucina: ce ne è una in particolare, però, che potrebbe fare male al nostro organismo.
Le spezie sono ingredienti fondamentali in – quasi – tutte le cucine del mondo. Servono, da secoli, per insaporire i nostri piatti, conservare gli alimenti e persino anche come rimedi naturali. Tuttavia, anche se molte spezie siano associate a benefici per la salute, esistono anche casi in cui alcune di esse possono avere effetti negativi sull’organismo.

Quello a cui bisogna stare più attenti è il loro consumo eccessivo, l’interazione con farmaci o la presenza di condizioni mediche specifiche possono trasformare queste sostanze naturali in potenziali rischi per la salute. È quindi importante conoscere non solo i benefici, ma anche i potenziali effetti indesiderati delle spezie, soprattutto se vengono consumate regolarmente o in dosi elevate. Questa consapevolezza permette un uso più equilibrato e sicuro. Le spezie sono nostre come alleate sia della cucina che della salute, ma state attenti ai possibili rischi.
Spezie: non sempre fanno bene alla salute
Anche se è una tra le spezie più usate in cucina, la cannella potrebbe avere degli effetti indesiderati sul nostro organismo. Il suo aroma caldo e dolce la rende protagonista di numerosi piatti dolci, tisane, bevande e anche ricette salate. Un uso eccessivo di cannella può essere dannoso per il fegato e, in alcuni casi, anche per i reni. Questo è dovuto principalmente alla presenza di una sostanza chiamata cumarina.

Quest’ultima è una sostanza aromatica naturale che, in grandi quantità, può risultare epatotossica, ossia tossica per il fegato. Un consumo abituale e prolungato di cannella, in particolare quella cassia, in dosi elevate può danneggiare le cellule epatiche, soprattutto in persone predisposte o che hanno già problemi al fegato.
Ma non è solo i reni ad essere danneggiati: un sovraccarico di cumarina e di alcuni composti della cannella potrebbe affaticare anche i reni, in particolare in soggetti con insufficienza renale o funzione renale compromessa.
Tra le due principali varietà di cannella troviamo la cannella cassia, che è la più economica e comune, ma anche la più ricca di cumarina; e la cannella di Ceylon (Cinnamomum verum), conosciuta anche come “cannella vera”, che contiene quantità molto più basse di cumarina ed è quindi considerata più sicura per un consumo frequente.
La cannella è una spezia preziosa, dal profumo intenso e dalle numerose proprietà benefiche, ma come molte sostanze naturali, non è esente da rischi se utilizzata in modo eccessivo. Il suo contenuto di cumarina, soprattutto nella varietà cassia, può rappresentare un pericolo concreto per la salute del fegato e dei reni, specialmente in soggetti predisposti o con patologie pregresse.
Questo non significa che la cannella debba essere eliminata dalla dieta, ma semplicemente che va consumata con consapevolezza e moderazione. Cercate di moderare sempre l’uso della cannella. È importante quindi prestare attenzione alla quantità ed alla qualità della cannella: questo piccolo gesto può fare una grande differenza per la nostra salute.