Attenti alla passata di pomodoro: non tutte sono come ve le raccontano, i risultati di Altroconsumo

La passata di pomodoro è un ingrediente irrinunciabile per milioni di italiani: base perfetta per sughi, zuppe e piatti tradizionali, è spesso considerata sinonimo di semplicità e genuinità.

Ma siamo davvero sicuri che tutte le passate siano uguali? Alcune recenti analisi hanno sollevato dubbi interessanti sulla qualità di ciò che mettiamo nel carrello, mettendo in luce aspetti che non sempre emergono a una prima occhiata.

una passata di pomodoro poggiata sul tavolo vicino a dei pomodori e in primo piano un segnale di pericolo
Attenti alla passata di pomodoro: non tutte sono come ve le raccontano, i risultati di Altroconsumo – casamatti.it

Dietro ogni bottiglia, infatti, si nascondono differenze nei metodi di produzione, nei controlli e persino nei residui che potrebbero restare nel prodotto finito.

Allarme residui: attenzione ai pesticidi

Non tutte le passate di pomodoro sono così innocenti come sembrano. Il recente test condotto da Altroconsumo su 24 marchi venduti nei supermercati italiani ha messo in luce un dato allarmante: in 10 campioni sono stati rilevati residui di pesticidi, tutti nei limiti di legge, ma sette contenevano sostanze classificate come potenzialmente pericolose, come interferenti endocrini o agenti CMR (cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione).

Tra questi anche il Dimetomorf, un fungicida oggi ritirato dal mercato europeo. Marchi noti e diffusi – come Pomì, Le Stagioni d’Italia, Rosso Gargano, Le Conserve della Nonna e altri – risultano coinvolti con presenza multipla di residui.

tre pomodori rossi all'interno di una cesta
Allarme residui: attenzione ai pesticidi – casamatti.it

Anche se legalmente tutto è conforme, la questione non è solo normativa ma anche etica e culturale, specie considerando che si tratta di un alimento base della dieta quotidiana, consumato anche da bambini.

Se circa la metà delle passate analizzate non presenta tracce di pesticidi, significa che produzioni più pulite e controllate sono possibili. Per questo, leggere con attenzione le etichette, preferire prodotti biologici o certificati e affidarsi a test indipendenti può fare la differenza. Una scelta consapevole non è solo questione di salute, ma anche di responsabilità verso l’ambiente e le generazioni future.

Qualità accessibile: stessa bontà, prezzo diverso

Uno degli aspetti più interessanti emersi dal test di Altroconsumo riguarda il rapporto tra qualità e prezzo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è necessario spendere tanto per portare a casa una passata di pomodoro di alto livello. Alcuni prodotti a marchio del distributore, come Gustato (MD), Esselunga, Conad e persino Delizie del Sole (Eurospin), hanno ottenuto ottimi punteggi, meritandosi il titolo di “Miglior acquisto” grazie a una combinazione vincente di gusto, sicurezza e prezzo contenuto, spesso inferiore a 1,30 €/kg.

La migliore in assoluto, secondo Altroconsumo, è De Rica, che ha ottenuto 75 punti su 100: un risultato eccellente, anche se non tra le più economiche. Tuttavia, il test dimostra che anche molti prodotti low-cost sono puliti, ben bilanciati nel gusto, con poco sale e informazioni chiare in etichetta. Interessante notare che le passate biologiche, pur più care, non sempre raggiungono i vertici della classifica, segno che “bio” non è sinonimo automatico di qualità.

In conclusione, scegliere bene è possibile senza spendere una fortuna. Affidarsi ai test indipendenti e imparare a leggere etichette e ingredienti può guidare verso prodotti eccellenti, adatti a ogni tasca e davvero buoni da mettere in tavola.

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