Assegno di reversibilità: hai diritto ad un aumento di 634 euro se fai la richiesta

L’assegno di reversibilità può aumentare in maniera sensibile, addirittura di 634 euro, ecco cosa bisogno fare per garantirsi questa possibilità.

Perdere il proprio coniuge può generare un grave dolore, specialmente se si era legati da anni e tutto può avvenire in modo improvviso senza essere del tutto preparati, questo è innegabile. Non si può però non sottolineare anche quanto questo evento possa rappresentare un grave problema anche sul piano economico, a maggior ragione se chi è venuto a mancare era l’unico tra i due che lavorava e portava sostentamento al nucleo familiare.

euro banconote
L’assegno di reversibilità aumenta di 634 euro – Casamatti.it

In casi simili risulta essere provvidenziale avere modo di percepire l’assegno di reversibilità, che può consentire di poter tamponare molte spese, oltre che di essere meno con l’acqua alla gola, considerato quanto il costo della vita è aumentato negli ultimi anni. Questo importo è però spesso davvero esiguo, per questo sapere della possiiblità di incrementare questa cifra può consentire di tirare un profondo sospiro di sollievo.

L’assegno di reversibilità può aumentare: ecco come

Avere la possibilità di guadagnare di più fa comodo a tutti, sia con aumento di stipendio, sia se questo dovesse riguardare un importo che tanti ritengono troppo esiguo, quello relativo all’assegno di reversibilità, ovvero quello che viene percepito ogni mese dai vedovi. Il ritocco verso l’alto può essere davvero sostanzioso, addirittura pari a 634 euro, cosa che non può che fare comodo a tutti.

Come è facile immaginare, devono essere rispettati alcuni requisiti ben precisi per avere diritto a questo, è bene quindi sapere a chi possa spettare questa agevolazione. Ci sono diversi requisiti che devono verificarsi in contemporanea, non basta la vedovanza:

  • ricevere un assegno di reversibilità che derivi da lavoro dipendente pubblico o privato, co.co.co o lavoro autonomo con versamenti in Gestione Separata Inps;
  • avere un reddito che non supera i 37.325,55 euro l’anno;
  • essere invalido civile al 100% o titolare di indennità di accompagnamento.
INPS
A gestire l’aumento dell’assegno per i vedovi è l’INPS – ANSA – Casamatti.it

Inevitabilmente, si deduce come dalla platea dei beneficiari non possano essere comprese le persone che ricevono una pensione di reversibilità derivante da una gestione speciale dei lavoratori autonomi.

L’entità della maggiorazione può avere un valore diverso a seconda del reddito, fermo restando la necessità di non superare il limite stabilito. Questi sono gli aumenti:

  • 52,91 euro per redditi fino a 33.274,22 euro;
  • 19,59 euro per redditi da 33.274,23 a 37.325,55 euro.

Chi rientra tra le persone che ricevono l’incremento maggiore potrà così arrivare a 634,92 euro l’anno, mentre per chi percepisce l’aumento di 19,59 euro, l’importo della maggiorazione annua sarà pari a 235,08 euro.

Pur essendo in possesso dei requisiti richiesti, l’incentivo non scatta in automatico, ma è indispensabile presentare opportuna domanda seguendo una procedura ben precisa. Si può agire insieme alla domanda fatta per ricevere l’assegno di reversibilità all’INS, in alternativa si può procedere successivamente se si rientra già tra i percettori della pensione, attraverso quella che viene definita domanda di ricostituzione.

Qualora il vedovo sia un lavoratore dipendente, la maggiorazione sarà inserita direttamente in busta paga dal datore di lavoro, che potrà poi rivolgersi all’ente di previdenza per ricevere quanto anticipato. Qualora invece il coniuge superstite sia già pensionato, lo riceverà direttamente insieme all’assegno mensile. Se il beneficiario dovesse essere scomparso, spetterà agli eredi avere la somma prevista.

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