Dalle lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate ci si salva preparando la documentazione relativa alla richiesta di Bonus edilizi.
Siete certi di non aver commesso errori nella richiesta dei Bonus edilizi? Iniziate a recuperare e controllare tutta la documentazione in modo tale da essere preparati qualora dovesse arrivare come un fulmine a ciel sereno la lettera di compliance dell’Agenzia delle Entrate.

Per richiedere i Bonus che il Governo attiva bisogna soddisfare determinati requisiti. Facile quando la misura è semplice e con poche regole. Più complicato, invece, quando l’aiuto economico è ingente e i cavilli da conoscere sono tanti. Capita spesso di avere problemi, ad esempio, con i Bonus edilizi.
Troppi ne abbiamo visti e sentiti di casi in cui per un piccolo errore o una dimenticanza le famiglie hanno dovuto pagare tutti i lavori (del Superbonus principalmente) di tasca propria senza ottenere più la detrazione o, fino a pochi anni fa, lo sconto in fattura o la cessione del credito. I Bonus edilizi sono pieni di indicazioni e requisiti da soddisfare ed è per questo che il Fisco ha intensificato i controlli per individuare i cittadini che hanno usufruito indebitamente dell’agevolazione.
Chi riceverà le lettere del Fisco e come difendersi
Sono partire oltre 50 mila lettere di compliance. Il Fisco ha controllato non solo il diritto al Bonus ma un’altra condizione post-lavori ossia l’adeguamento della rendita catastale. I bonus edilizi, infatti, permettono di ristrutturare casa e di riqualificare l’abitazione dal punto di vista energetico. Significa aumentare la classe di efficienza energetica dell’immobile con conseguente aumento del valore dell’abitazione.

Da qui l’obbligo per i cittadini di aggiornare la rendita catastale. Chi non l’ha fatto riceverà una lettera del Fisco, un caldo invito a procedere il prima possibile con l’aggiornamento per evitare conseguenze. L’individuazione dei cittadini che hanno dimenticato quell’importante passaggio è avvenuta e continuerà ad avvenire tramite un’analisi automatizzata che confronta l’ammontare dei Bonus edilizi con i dati catastali dell’immobile.
Qualora il valore dei lavori dovesse risultare troppo alto rispetto la rendita ecco che partirà la verifica preventiva. La lettera di compliance è, come detto, solo un invito a regolarizzare la propria posizione. Se però il contribuente continuerà ad ignorare la normativa allora scatteranno le sanzioni di importo fino a 8.200 euro. All’interno della missiva ci saranno tutte le indicazioni su come risolvere il problema. Qualora la rendita fosse stata aggiornata sarà compito del cittadino dimostrare di essere in regola apportando prove a sostegno della propria tesi.