È più sicura l’acqua nella bottiglia di vetro o di plastica? Ecco la risposta che dovresti conoscere.
L’acqua è sicuramente una delle risorse più importanti a nostra disposizione. Dobbiamo berla, soprattutto in estate, per reintegrare i liquidi che perdiamo con il sudore e per rimanere idratati. Possiamo acquistarla in bottiglie di plastica o di vetro, ma qual è più sicura?
Come consumatori siamo molto attenti alle nostre abitudini d’acquisto e vogliamo fare le scelte più consapevoli possibili. Quindi, conoscere qual è meglio acquistare, se l’acqua nelle bottiglie di vetro o di plastica, può fare davvero la differenza nella nostra salute e nel nostro benessere.
L’acqua in bottiglia migliore: vetro o plastica?
Siamo bombardati ogni giorno da notizie che riguardano la plastica o le microplastiche e la loro pericolosità. Intuitivamente penseremmo quindi che sia meglio acquistare l’acqua nelle bottiglie di vetro, ed in effetti molte persone hanno già effettuato da un po’ questa “transizione”.
Questo perché siamo circondati dalle microplastiche che finiscono nel cibo che mangiamo, nell’acqua che beviamo, e quindi nel nostro corpo. Secondo l’ultimo rapporto della Commissione Europea “Future Brief”, ogni persona ingerisce o inala dalle 39.000 alle 52.000 particelle di microplastica all’anno (circa 5 grammi a settimana). Queste particelle, una volta entrate nell’organismo, possono accumularsi nel sangue, nei reni, nel midollo osseo, nel cervello, nello sperma e perfino nella placenta e nel latte materno.
Le conseguenze sono diverse: dalle alterazioni metaboliche ai danni al sistema immunitario e nervoso fino all’aumento nel rischio di tumori. Per questo molte persone tendono ad ovviare a questo problema scegliendo l’acqua nelle bottiglie di vetro. Ma, purtroppo, da un recente studio scientifico è emerso che le bottiglie di vetro sono più contaminate della plastica.
I risultati hanno lasciato gli stessi ricercatori sbalorditi: le bottiglie in vetro contengono da 5 a 50 volte più microplastiche rispetto a quelle in plastica o in lattina. Nello specifico, nelle bevande confezionate in vetro sono state rilevate fino a 100 particelle di microplastica per litro. I ricercatori hanno giustificato questi risultati dicendo che non è il vetro il problema ma i tappi che sigillano le bottiglie (o meglio, la vernice esterna che li riveste).
In particolare, questi tappi presentano dei micrograffi che si formano durante il trasporto e lo stoccaggio, e sono questi che rilasciano frammenti di plastica tra 0,1 micrometri e 5 millimetri, che finiscono poi nei liquidi. Per fortuna i produttori possono ridurre la contaminazione ma anche noi consumatori possiamo avere delle accortezze per limitare i danni.
Innanzitutto dobbiamo pulire i tappi prima dell’uso, soffiando aria compressa su di essi per rimuovere le particelle superficiali. Poi, risciacquarli con acqua e alcol per eliminare ulteriori residui plastici. In questo modo possiamo abbattere la contaminazione del 60%, così da evitare l’ingestione inconsapevole delle microplastiche.
